giovedì 2 maggio 2013

AZIENDA AGRICOLA PASSERANO…TRADIZIONE, CULTURA E INNOVAZIONE. QUALE FUTURO? (Parte I°)

Nuove elezioni e…vecchie polemiche, prassi consolidata in modelli politico-sociali che negli ultimi anni hanno fortemente caratterizzato ed in qualche caso “forviato” le libere scelte di un elettorato assai disorientato, alle prese con notizie last-minute più o meno “ritoccate”, che si trasformano addirittura in veri e propri “casi di coscienza”.
Sergio Rizzo, stimato giornalista d’inchiesta, ci aveva già deliziato con il suo lavoro “Rapaci” in merito alla Tenuta Agricola di Passerano. Un inchiesta che ha portato alla luce una quantità incredibile di particolari sconcertanti, come quello di un presunto furto di 37 vacche dalle stalle, e dove sarebbero morti «oltre cento capi di bestiame». Magari certi  sospetti sulla evaporazione di alcuni beni sembrerebbero esagerati (...) in questa tranquilla e soleggiata campagna romana, a due passi dal  territorio di Roma Capitale e qualche passo in più da quello di Gallicano.
Nei prossimi giorni approfondiremo le questioni di sviluppo dell’Azienda Agricola di Passerano partendo proprio dalle indicazioni contenute nel Piano di Sviluppo datato 2009. 

Si riportano per brevità solo le indicazioni relative ai punti di maggiore impatto sul territorio:

Sistemazioni terreni (riqualificazione terreni località Caipoli e in località Selvotta)
(11; 2 e 4)
 “Per quanto attiene ai terreni in località Caipoli, bisogna rilevare che al momento 38 ettari
sono occupati dalla società Aviocaipoli che attualmente non dispone di alcun titolo per
occuparli. Quando saranno recuperati alla gestione delle attività della Tenuta Passerano
bisognerà innanzitutto verificare lo stato dei luoghi - si parla di una vecchia discarica presente
nel sottosuolo – poi sarà molto opportuno utilizzare i terreni della ex eventuale discarica come
luogo in cui impiantare un impianto fotovoltaico. Si renderà così produttivo uno spazio che
potrebbe essere compromesso per la produzione di prodotti agricoli di qualità e potremmo
disporre di energia pulita (per la produzione di elettricità e acqua calda) per le piccole strutture
di accoglienza turistica a basso impatto ambientale previste sul colle Caipoli da questo piano di
sviluppo (Agricampeggio e stazionamento camper)”

Impianto o sistema solare fotovoltaico (41; 4)
“L'impianto ad energia solare è un impianto di produzione di energia elettrica mediante
conversione diretta della radiazione solare, tramite l'effetto fotovoltaico; esso è composto
principalmente da un insieme di moduli fotovoltaici, uno o più gruppi di conversione della
corrente continua in corrente alternata e altri componenti elettrici minori
Gli Impianti dovranno utilizzare le tecnologie che consentono il massimo del rendimento
possibile, al fine di ridurre al minimo la superficie coperta. Ciò dovrà valere per gli impianti a
terra, i quali saranno posizionati sulla parte di territorio attualmente occupato dalla Società
Aviocaipoli che sono stati utilizzati negli anni precedenti come discarica. In tal modo, si eviterà
di utilizzare a fini agricoli terreni che hanno avuto un utilizzo poco coerente con una attività
agricola di qualità. Gli impianti posti sulle coperture di edifici, strutture (nel nostro caso li
useremo soprattutto sulle tettoie per il ricovero dei macchinari e sulle nuove serre che saranno
costruite nelle loro vicinanze) potranno utilizzare anche tecnologie più versatili, ma meno
efficienti, come il film sottile”.

Costruzione di un impianto per la produzione di energia da biomassa (29; 2)
“Si prevede la costruzione di un impianto per la produzione di energia da biogas, ottenuta
dalla digestione anaerobica di biomasse agricole dedicate e di effluenti di allevamenti, con
conseguente conversione in energia elettrica e termica.
Le caratteristiche della Tenuta consentono la realizzazione di questo impianto poiché la
produzione zootecnica consente l’utilizzo a fine di produzione di biogas di quantità elevate di
prodotti idonei alla produzione di energia, ed in particolare effluenti di allevamento ovvero le
deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezioni di bestiame e prodotti
dell'agricoltura indirizzati alla produzione di gas da biomasse. L'impianto avrà una potenza
massima complessiva di 1 MWe.
Nel perseguimento di iniziative e modalità di gestione finalizzate alla tutela dell'ambiente,
l'obiettivo dell'autosufficienza energetica è non solo auspicabile, ma anche realizzabile, atteso
che il numero di bovini in azienda tende ad aumentare (attualmente l'allevamento è costituito
da quasi seicento bovini), con essa la produzione di latte, ma anche la produzione di letame,
principale materia prima per la produzione di biogas, il cui ciclo si completa con la restituzione
di un prodotto biologico ad altissimo valore fertilizzante.
La produzione diretta di energia consentirà di accedere al conto energia, producendo significativi margini per il conto economico aziendale, riducendo i costi attualmente sostenuti per l'alimentazione degli impianti.
In tal modo si completerebbe un ciclo virtuoso che consentirebbe il risparmio energetico,
la produzione di concimi biologici da utilizzare sui terreni della Tenuta e la riduzione dell'utilizzo
dei concimi chimici.
Attualmente il limite alla crescita del numero di bovini e quindi del latte e del letame
prodotti è dato dalle strutture che li ospitano, che oltre ad essere poco idonee sono localizzate
in spazi con forti vincoli ambientali e paesaggistici e comunque con pochissime possibilità di
ampliamento poiché sono circondate da corsi d'acqua.

Fonte: B.U.R.C. n. 58 del 28 settembre 2009 Atti della Regione PARTE I


Nessun commento: