martedì 7 gennaio 2014

AZIENDA AGRICOLA PASSERANO...UNA STORIA TUTTA ITALIANA

PRIMA PUNTATA

Quella dell'Azienda Agricola di Passerano, e della sua enorme estensione (circa 980 ettari) è una storia che viene da lontano: dal testamento ereditario del Barone Quintieri alla Bretella A1 Fiano Romano - San Cesareo, dalla linea TAV Roma-Napoli alla Sottostazione Elettrica (SSE) per giungere, dopo non pochi e burrascosi espedienti perfettamente ricostruiti nel libro di Sergio Rizzo "Rapaci(http://www.corriere.it/economia/09_aprile_15/rizzo_b3f834d8-297e-11de-8317-0144f02aabc.shtml) ai giorni nostri con l'ambizioso progetto per il Cimitero Comprensoriale, l'Impianto di Compostaggio ed il Piano Insediamento Produttivo (P.I.P). Insomma, per farla breve, per la Tenuta di Passerano non c'è mai tregua! (pace, ndr).
La Delegazione Provinciale di FEDERFAUNA  si era occupata nel recente trascorso delle problematiche legate allo sviluppo dell'Azienda (http://federfaunagallicanonellazio.blogspot.it/2013/05/azienda-agricola-passeranotradizione.html) e poi successivamente con un resoconto delle interviste ai candidati a Sindaco per le passate elezioni amministrative (http://federfaunagallicanonellazio.blogspot.it/2013/05/uso-del-suolo-e-conservazione.html). Risultato? Torna PASSERANO...torna l'Azienda Agricola..torna l'impianto di Compostaggio ed il Piano Insediamenti Produttivi..torna il Cimitero Comprensoriale...ma NON TORNANO I CONTI!
E questa volta purtroppo i conti non tornano a chi parla troppo spesso di Agricoltura, Allevamento e Ambiente ma soprattutto a chi rivendica alcune "vaghe" iniziative di carattere storico-politico-culturale nel nostro paese nel decennio '80/'90.

Ma veniamo per ordine.
Dal Resoconto Integrale dell'Audizione n°38 del 13/12/2010 tenutasi presso il CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA - I Commissione Consiliare Speciale (per la trasparenza, per il controllo delle attività della Regione e degli enti collegati  e dell’utilizzo di tutti i fondi) - Stato della società ed attuazione dei programmi di attività: Società SAUIE s.r.l. unipersonale, con l'intervento dell'ex Direttore Generale della SAUIE s.r.l, dott.ssa Ricciardi, venne rendicontata in termini di dati l'attività svolta presso l'azienda Agricola Passerano. 

Eccone un estratto.

PRESIDENTE: Quali sono le condizioni  della società e dei beni ad essa affidati in questo momento?
RICCIARDI, SAUIE: La Sauie  è una società di cui la Regione possiede il 100%. La Sauie fa parte dell’eredità Quintieri: il Barone Quintieri aveva costituito una società anonima di edilizia urbana per la costruzione e la gestione di quello è l’immobile che fa parte dell’attuale  patrimonio societario:  un immobile nella città di Roma alla Via Panama 77 – 79, al limite della Via Salaria, la strada che collega Via Salaria alla parte del quartiere Parioli di Viale Regina Margherita. Nel 1934 il Barone Quintieri costituì questa società per l’acquisto di questo terreno e per la costruzione e la gestione di un immobile. Alla morte del Barone Quintieri, questa società ha fatto parte del lascito all’istituto Colosimo insieme a quelli che sono i beni del Barone Quintieri, cioè le tre aziende agricole, diversi immobili a Napoli e la Sauie, proprietaria dell’immobile di Roma.
PRESIDENTE: ...queste aziende agricole, mi sembra di capire siano anche abbastanza consistenti. Ci può illustrare in sintesi le aziende agricole? 
RICCIARDI: Le aziende agricole sono tre, però una è stata estrapolata dalla gestione della Sauie, è quella di Cosenza, perché oggetto di un contenzioso, per quello che io sappia, con gli eredi Quintieri, i vari discendenti.  L’ultimo atto di convenzione con la Regione campania, quello di novembre 2009, ha estrapolato dalla gestione quest’azienda di Cosenza che viene seguita direttamente dal Settore Demanio e Patrimonio della Giunta regionale. Le altre due sono una a Porto Potenza Picena, in Provincia di Macerata che è di circa 180 ettari, coltivazione prevalentemente vitivinicola.  C’è anche una buona coltivazione di olivo che fino a dicembre 2009 era coltivato in biologico, poi ci sono tutte le varie operazioni agricole che possono essere considerate  a servizio dell’azienda stessa o dell’altra azienda, nel senso di foraggio etc..
PRESIDENTE: Quanti ettari sono?
RICCIARDI: ...quella di Passerano, che poi  è Gallicano nel Lazio, Provincia di Roma, è di 980 ettari.
.nel 2009 queste aziende erano senza direzione, c’era un direttore a Passerano che era direttore dai tempi di Quientieri, in pratica lui si definiva fattore, ma non che avesse, per questa azienda una particolare attenzione, sono quelle classiche cose che quando è ente pubblico si lasciano abbastanza andare, perché il pensiero è sempre quello, i soldi comunque ci sono, i soldi arrivano etc.. Come dipendenti l’azienda di Passerano ne ha pochissimi perché ha solo un’impiegata amministrativa part time e ha  i vaccari che non possono essere presi a tempo determinato perché la loro qualifica presuppone, per contratto, il tempo indeterminato, ma d’altronde, servono perché lì ci sono 600 capi di bestiame in questo momento, quindi, penso che a Passerano saranno 11 – 12 in tutto. L’altra azienda, invece, ha stranamente, 3 impiegati amministrativi, parliamo sempre di anni addietro parliamo dal ’95, e 4 operai a tempo indeterminato oltre che tantissimi stagionali. Nessuno aveva mai approfondito la questione. Queste due aziende sono la stessa cosa, perché hanno la medesima partita iva, il medesimo codice fiscale, sono due unità con diversa localizzazione, ma sono la stessa cosa. La prima cosa che abbiamo pertanto fatto è stata di unificare tutto, cioè il vino che si produce a Montecoriolano viene dato in vendita anche a Passerano. Procedendo così le vendite si sono raddoppiate, infatti, per il periodo natalizio c’è stata una richiesta enorme di confezioni che facciamo a tre, a quattro, a seconda della domanda, per cui si trasportano da una parte all’altra. Il foraggio che si coltiva a Montecoriolano, per quale motivo non doveva essere utilizzato per la mandria a Passerano e venduto se poi bisognava comprare fieno per gli animali? per circa 80 mila euro l’anno? 
PRESIDENTE: Entrambe le società sono andate in perdita, anche nel 2009?
RICCIARDI: Ma la perdita è gioco – forza, lei non potrà mai vedere, nel breve periodo, un profitto, anche perché se lei vede l’incidenza del costo del personale fa paura.
PRESIDENTE: Per quale motivo non si cerca di portare a reddito anche le aziende agricole?
AVETA: Cosa si produce nei 980 ettari?
RICCIARDI: C’è l’allevamento dei bovini, sono 530 capi in questo momento, latte, carne e riproduzione. Il latte viene venduto ad una cooperativa della quale l’azienda fa parte, la cooperativa Casilina che ritira tutto quanto il latte prodottoC’è anche una mandria di cavalli che, purtroppo, si sta pensando seriamente di verificarne l’utilizzo perché sono cavalli che sono lì da anni e anni che costano circa 50 mila euro l’anno come manutenzioneche, in effetti, non servono a niente perché non sono cavalli domati..."
..Chiudere le aziende esclusivamente a quella che è l’attività agricola vuol dire non andare mai in utile, non è possibile! Aprire le aziende a delle finalità differenti, che sono quelle della fruizione a terzi, allora cominciamo a parlare di prospettive. ... Per esempio c’è un progetto per Passerano, per realizzare un impianto di biomasse, il progetto c’è, sarà presentato alla Regione, all’Assessore competente, anche perché il finanziamento può avvenire sicuramente in parte dalla società, ma in parte bisogna trovare i fondi. Si rientrerà immediatamente per i capitali investiti  soprattutto per l’impianto biomasse che, chiaramente, potrà  essere utile al Comune, ai comuni limitrofi, è un discorso, questo,  che si sta avviando con gli enti, con il Comune, con la Provincia di Roma...
..a Passerano c’è un castello medievale bellissimo che non è in cattive condizioni, un altro progetto è rimetterlo in piedi per poterlo renderlo fruibile per fare visite guidate ad esempio... 
PRESIDENTE: Sono cinque anni che si parla di queste aziende come aziende che non producono reddito e che non hanno alcuna utilità nemmeno per l’Istituto Colosimo.
RICCIARDI: La gestione potrebbe essere anche affidata a terzi.
PRESIDENTE: Sicuramente sarebbe meglio che  mantenere aziende che perdono 200 - 300 mila euro ogni anno.
RICCIARDI: Il bilancio della società è sempre in utile, perché noi non andiamo mai al di sotto di 300 mila euro di utile l’anno...Devo essere sincera: Il progetto fatto dalla società, dal prof. Siola, dal Consiglio d’Amministrazione, se adeguatamente supportato può portare buoni risultati. Per dare a terzi un’azienda di questo genere significa, invece,  fare un bando europeo e tempi procedurali lunghissimi."


SECONDA PUNTATA

Riassunto della puntata precedente.

"Azienda Agricola Passerano, 980 ettari di terreno agricolo (ex proprietà del barone Quintieri, poi passata per lascito testamentario all' ex Istituto Colosimo) la cui gestione oggi è affidata dalla Regione Campania alla SAUIE s.r.l.. L'Azienda Agricola fino al 2009 ha accertato una perdita pari a circa 900.000,00 euro e una prospettiva occupazionale e di sviluppo che nel breve e medio termine non produrrà più di 300.000,00 euro di utile all'anno.
Il giornalista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, con il suo libro "Rapaci" si occupa della vicenda dell'eredità milionaria del Barone Quintieri e soprattutto della realtà economica in cui versano le aziende agricole gestite dalla SAUIE s.rl.
Nel 2010 si svolge la prima audizione in 1° Commissione Speciale della Regione Campania per chiarimenti e informazioni circa la consistenza dell'Azienda Passerano."




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Due anni dopo l'audizione del 2010, una nuova audizione presso la VIII Commissione Consigliare Permanente (Agricoltura, Caccia, Pesca, Risorse Comunitarie e statali per lo Sviluppo) in presenza del Presidente (Del Vecchio) della SAUIE s.r.l., oltre alle rappresentanze sindacali di FAI Cisl e FLAI Cgil. (Aud. n°38 del 10/10/2012).

DELLA VECCHIA, Segretario generale FAI C.i.s.l: "..l'azienda Passerano vorrei continuasse ad essere un fiore all'occhiello dell'agricoltura di Roma e della sua Provincia." - "..abbiamo l'interesse di sapere, effettivamente e se esistono, avere l'opportunità di visionare i piani di industriali-culturali che l'azienda ha messo in piedi o ha intenzione di mettere  in piedi da qui a breve tempo" - "ogni lavoratore lì dentro ha bisogno di essere seguito continuamente.." - "..la questione organizzativa è una questione politica, è una questione dell'organizzazione del lavoro e dei lavoratori.."

MORATTI, Segretario generale FLAI C.g.i.l Pomezia: "..credo ci sia una ingente responsabilità della società Sauie..(omissis)...è un anno e mezzo che cerco di capire l'azienda dove sta andando, in che direzione.. (omissis)..in questa azienda ho trovato persone che lavorano 7 giorni su 7, anche sabato e domenica, con orari che neanche conosciamo bene, sappiamo che lavorano durante le festività pagati con retribuzione ordinaria..(omissis)..non voglio neanche parlare di ferie arretrate, ci sono alcuni lavoratori che vantano 100 giorni di ferie arretrate, mai usufruite..(omissis)..è vero che c'è un nuovo direttore, ma negli ultimi anni l'azienda è stata autogestita, menomale che all'interno ci sono dei bravi lavoratori che si sono caricati della responsabilità ed hanno lavorato. se non portano da mangiare alle bestie, le bestie muoiono. C'è anche un problema di organico, prima erano 22-24 lavoratori, oggi ne sono 15...(omissis)..

MORO, Operaio Azienda Passerano: "..siamo sotto di 6 unità..(omissis)..se non si risolve il problema dell'occupazione ne risentono gli animali, è inutile che la Sauie mandi un bigliettino: "con due ore dovete fare i vitelli" non è possibile, lì c'era una persona fissa prima, adesso con due ore dobbiamo fare i vitelli. Non è possibile!... tra agosto e settembre i due trattori più grandi dell'Azienda non potevano lavorare perchè mancavano i pezzi di ricambio, invece di 400 ettari di aratura ne abbiamo fatti appena 20..(omissis).."

DEL VECCHIO, Presidente Sauie s.r.l.: "..la Sauie gestisce quest'azienda dal 2005, prima era gestita direttamente dalla Regione dalla Direzione Demanio e Patrimonio; dal 2005 ha assunto questa gestione la Sauie, prima con un mandato senza rappresentanza, poi, dal 2009 con mandato con rappresentanza..(omssis)..quest'azienda storicamente perde in media mezzo milione di euro l'anno..(omissis)..ho anche detto, nell'altro incontro che abbiamo fatto con i sindacati, due cose importanti: ove l'azienda agricola continuasse a perdere in maniera così massiccia, per il presidente della Giunta non ha senso tenerla aperta per perdere un milione di euro l'ano tra questa e l'altra che si trova nelle Marche..nel nostro piano di ristrutturazione ci siamo rivolti alla multifunzionalità, quindi, a costruire un generatore di energia elettrica da fonti rinnovabili..il letame degli animali, i residui della produzione agricola, avremmo il combustibile per far funzionare l'azienda, quindi, toglieremo un problema che è grave, quello dello smaltimento di tutti i rifiuti e avremmo delle entrate significative, da solo ciò porterebbe in equilibrio il bilancio..un patrimonio immobiliare notevolissimo..un castello antico molto bello..tantissime costruzioni oramai abbandonate...che noi potremmo e dovremmo riutilizzare affiancando una funzione ricettiva di accoglienza, di organizzazione di eventi legati all'attività agricola...(omissis)..quando mi sono insediato, con questo concludo per rispondere al rappresentate della Cgil, ci siamo trovati con una situazione abnorme, con dipendenti che facevano 120 ore di straordinari in un mese, cosa che non fa più nessuno, quindi, o non era vero che lo facevano prima, ma oggi, le persone che fanno lo straordinario sono pagate questo è poco ma è sicuro, anche nessuno può più fare straordinari senza autorizzazione del direttore. Prima lo straordinario si faceva senza autorizzazione del direttore, per iniziativa personale...

D'AMELIO, membro Commissione: "..ho fatto l'Assessore al demanio per due anni in Regione Campania, conosco le questioni dell'azienda Passerano..(omissis)..se prima si chiudeva un occhio rispetto al fatto che c'erano delle perdite, dobbiamo vedere come investire per migliorare. si parla del generatore da 10 anni, forse è arrivato il momento di attivarsi perchè diventa una risorsa per l'azienda e per la Regione stessa.."


TERZA PUNTATA

Riassunto delle puntate precedenti.

"Azienda Agricola Passerano, 980 ettari di terreno agricolo (ex proprietà del barone Quintieri, poi passata per lascito testamentario all' ex Istituto Colosimo) la cui gestione oggi è affidata dalla Regione Campania alla SAUIE s.r.l.. L'Azienda Agricola fino al 2009 ha accertato una perdita pari a circa 900.000,00 euro e una prospettiva occupazionale e di sviluppo che nel breve e medio termine non produrrà più di 300.000,00 euro di utile all'anno.
Il giornalista del Corriere della Sera, Sergio Rizzo, con il suo libro "Rapaci" si occupa della vicenda dell'eredità milionaria del Barone Quintieri e soprattutto della realtà economica in cui versano le aziende agricole gestite dalla SAUIE s.rl.
Nel 2010 si svolge la prima audizione in 1° Commissione Speciale della Regione Campania per chiarimenti e informazioni circa la consistenza dell'Azienda Passerano. 
Il 10 ottobre 2012 vengono ascoltati in VIII Commissione il Presidente Sauie s.r.l. e i rappresentanti sindacali di FAI Cisl, FLAI Cgil  ed un operaio dell'azienda. I sindacati denunciano una scarsa attenzione da parte della Sauie circa le problematiche più volte sollevate dagli operai, sotto organico, che rivendicano inoltre numerosi giorni di ferie mai godute e ore di lavoro straordinarie mai pagate, esponendo di conseguenza l'azienda stessa a forti rischi. Il Presidente Sauie sr.l. ribadisce la drammatica situazione economica in cui versa l'azienda con perdite di circa 500.000,00 euro all'anno ed una grave situazione organizzativa antecedente l'entrata della Sauie (2005) segnata da un lungo periodo di "autogestione" che ha  portato di conseguenza al verificarsi di richieste da parte del personale dipendente di ferie non godute e di straordinari anche di 120 ore mai autorizzate da alcun direttore. Un membro della Commissione parla del "Generatore"...

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Appena una settimana dopo l'audizione del 10 ottobre 2012 ecco nuovamente riunirsi la 1° Commissione Speciale per l'audizione del Presidente (Del Vecchio) e del Direttore Generale  SAUIE s.r.l. (Ricciardi) oltre alle rappresentanze sindacali di FLAI CGIL - RSU CISL - CGIL. (Aud. n°251 del 18/10/2012).

PRESIDENTE: "..il precedente Presidente è stato già ascoltato in Commissione, è la prima volta che, invece, abbiamo il piacere di incontrare il nuovo Presidente..(omissis)..ringrazio il Presidente Arturo Del Vecchio, Presidente della SAUIE e la dott.ssa Patrizia Ricciardi, Direttrice Generale, Iacopino Pietro della RSU - CISL, Moro Giancarlo della CGIL e Gianfranco Morandi della FLAI CGIL...(omissis)..Leggo la comunicazione inviata dalla FLAI CGIL. < Sono Gianfranco Morandi, segretario Generale della FLAI CGIL Pomezia – Castelli Romani. Nel mio territorio, precisamente a Gallicano nel Lazio, è presente una grande azienda agricola di allevamento di bovini. In essa, attualmente, sono allevati circa 350 animali della razza frisona italiana, e praticate le attività agricole per le coltivazioni di: grano, orzo, mais, fieno utilizzate per l’alimentazione animale. Si tratta dell’azienda agricola di Passarano, con un’estensione di quasi 900 ettari, pari a circa 1/1000 della superficie agricola laziale, all’interno della quale si trova un castello medioevale divenuto proprietà della Regione Campania alla morte del Barone Quintieri, precisamente, alla morte del Barone Quintieri, l’intera tenuta di Passerano è passata di proprietà alla Regione Campania che la gestisce attraverso la SAUIE s.r.l. di Napoli. L’ente regionale Campania ha l’obbligo di utilizzare i profitti ricavati da tali beni, con attività a favore dell’istituto per ciechi Colosimo di Napoli. La FLAI CGIL organizza e assiste diversi dipendenti all’interno di quel sito. Da circa un anno, nonostante gli sforzi e le richieste inoltrate alla SAUIE, nonché all’Assessorato al demanio della Regione, onorevole Ermanno Russo, non riusciamo a venire a capo sulla questione del personale dipendente, ma anche su questioni generali di certezza del futuro del sito, Molti dipendenti lamentano, da un anno circa, il mancato pagamento degli straordinari, delle festività soppresse, da circa un mese il sito è sprovvisto di direttore, i lavoratori lamentano addirittura il mancato approvvigionamento del cibo per le bestie. Il Presidente della SAUIE aveva  prospettato la presentazione del piano industriale, ma a tutt’oggi non si è visto. Le chiedo un suo supporto, intervento necessario ed indispensabile per tentare di allacciare, direttamente con la Regione Campania e con il suo Assessorato al Demanio, al fine della discussione ormai aperta da un anno e più. In attesa di un suo riscontro, sono a disposizione per un eventuale incontro. Distinti saluti." 

GIANFRANCO MORANDI (Flai Cgil Pomezia–Castelli Romani): "..(omissis)..i lavoratori lamentano di avere un sostanzioso monte ore di ferire di cui non hanno usufruito alcuni 60 – 70 – 80 giorni, abbiamo scritto anche all’Assessorato al Demanio per affrontare questa questione..la SAUIE ci dice che queste ferie non corrispondono, però, i lavoratori hanno dei prospetti che sono, tra l’altro, anche appesi in azienda, nella loro mensa..(omissis) quest’azienda è a cuore dell’organizzazione sindacale..parlavamo anche dell’importanza del latte che distribuisce alla centrale del latte di Roma, ma anche tutte le altre attività, per l’olio extravergine, la  carne, insomma, ci sono attività che hanno una certa importanza per l’economia del territorio..(omissis)..il Presidente SAUIE ci ha,poi, detto che è stato elaborato un piano che verrà presentato alla Regione per l’approvazione.."

PRESIDENTEPresidente Del Vecchio, ci dica come stanno le cose in generale ed in particolare a che punto è la situazione di Passerano.

ARTURO DEL VECCHIO (Presidente SAUIE S.r.l.): "..il documento sindacale ha una versione un po’ datata, perché, come ha detto lui stesso, la problematica è abbastanza superata.."

PRESIDENTE: quale è la situazione contabile delle due aziende?

DEL VECCHIO: purtroppo, queste due aziende Passerano e Montecoriolano, perdono circa un milione di euro l’anno. Storicamente queste due aziende perdono un milione di euro l’anno.

PRESIDENTE: che sono, poi, recuperati dalle attività di gestione dell’immobile di Roma.

DEL VECCHIO: "..supplisce, nel senso che quello è patrimonio della SAUIE, invece le aziende agricole sono di proprietà della Regione Campania e noi le gestiamo con mandato di rappresentanza, vuol dire sia trasferire gli eventuali utili sia essere ristorati delle eventuali perdite, cosa che non succede..Responsabilmente il Consiglio di amministrazione si è preso la responsabilità di continuare a pagare per evitare di avere decreti ingiuntivi..se arriva con 3 giorni di ritardo il mangime degli animali, siccome le società se non paghi ti bloccano subito, purtroppo siamo costretti. Immagino quello che uscirebbe sul giornale se morissero 50 vacche a Passerano, per cui, responsabilmente andiamo avanti. I capi complessivamente sono circa 600 di cui 180 in lattazione a Passerano; Montecoriolano è una produzione vinicola con problematiche completamente differenti".

GENNARO SALVATORE( Consigliere regionale Gruppo Per Caldoro Presidente PSE)dove si trova?

DEL VECCHIO"..in Calabria, ma non è gestita da noi, è comproprietà, è gestita dagli eredi Quintieri e la Regione Campania usufruisce del 50% degli utili dell’azienda agricola..credo che lei sia pratico della materia, l’agricoltura non è che in questi periodi da grandissimi utili, certamente le aziende nostre, forse, sono state un po’ mal gestite nel passato, per cui, hanno procurato questi disavanzi notevoli. Abbiamo puntato sulla multifunzionalità, anche perché a Passerano abbiamo un castello bellissimo, del ‘300 completamente inutilizzato che se ne sta cadendo a pezzi, nonché un'altra serie di immobili agricoli inutilizzati, se ne stanno cadendo..(omissis)..il nostro piano è, per quanto riguarda Passerano, siccome abbiamo anche un notevole problema di smaltimento, di fare un generatore di gas alimentato a biomasse; abbiamo fatto il piano con il quarto conto di energia, ma anche nel quinto siccome siamo a chilometri zero, tutti gli incentivi possibili, in effetti è ancora molto conveniente. Già nel momento in cui parte potremmo rimettere in sesto i conti dell’azienda perché già quello, da solo, riuscirebbe a mettere a posto i conti dell’azienda. Si prevede, poi, di puntare sull’agriturismo e sulla recettività tenuto conto che dal centro di Roma, massimo in mezz’ora, si sta là, è un posto meraviglioso, ci passa un fiume dentro, è un’azienda grandissima.."

PRESIDENTE: chi e quanti sono i componenti del Collegio sindacale?

DEL VECCHIO: "..per quanto riguarda le problematiche poste dai sindacati, le abbiamo affrontate, abbiamo fatto più di una riunione con loro, il problema è che per quanto riguarda queste ferie che rivendicano sono per periodi anteriori al 2005, quando la società era gestita direttamente dalla Regione Campania; non abbiamo alcuna documentazione, la loro indicazione non trova riscontro in alcun documento, così come voglio dire che gli straordinari li paghiamo sempre, il problema è che per il passato si facevano straordinari senza autorizzazione, cioè, ognuno faceva straordinari quando riteneva opportuno. Quando mi sono insediato c’erano persone che in un mese facevano 120 ore di straordinario, significherebbe 6 ore al giorno di straordinario, tra le altre cose, al di fuori di ogni norma di legge e contrattuale..(omissis)..anche il numero di operai a tempo determinato era, a mio modo di vedere, esagerato, abbiamo ridimensionato anche quello.."

PRESIDENTEun’ultima domanda circa le procedure per questo fondo di valorizzazione dei beni Colosimo; lei dice, si evince anche dal bilancio per la verità, che i risultati di esercizio vengono, di fatto, accantonati in un fondo per la valorizzazione. Ad oggi questo fondo è stato mai utilizzato? Queste disponibilità, oltre che dal punto di vista contabile, esistono anche dal punto di vista finanziario?  Mi spiego meglio, se domani volessimo operare una ristrutturazione con un impegno finanziario di un milione di euro, la SAUIE è in grado di utilizzare questo fondo con le sue risorse?

DEL VECCHIO: assolutamente sì. Questo fondo esiste non solo sulla carta..


QUARTA PUNTATA

Riassunto delle puntate precedenti.

"Azienda Agricola Passerano, 980 ettari di terreno agricolo, gestita dalla SAUIE s.r.l. di Napoli, che fino al 2009 ha accertato una perdita pari a circa 900.000,00 euro e una prospettiva occupazionale e di sviluppo che nel breve e medio termine non produrrà più di 300.000,00 euro di utile all'anno.
Sergio Rizzo, con "Rapaci", si occupa della vicenda dell'eredità milionaria del Barone Quintieri mentre dal 2010 cominciano le audizioni presso le Commissioni Speciali della Regione Campania per chiarimenti e informazioni circa l'Azienda Passerano. 
Il 10 ottobre 2012 vengono ascoltati in VIII Commissione il Presidente Sauie s.r.l. e i rappresentanti sindacali di FAI Cisl, FLAI Cgil  ed un operaio dell'azienda. I sindacati denunciano il problema dei dipendenti sotto organico, ferie mai godute e ore di lavoro straordinarie mai pagate. Il Presidente Sauie sr.l. ribadisce e conferma le perdite accertate dall'azienda di circa 500.000,00 euro all'anno ed una grave situazione organizzativa antecedente l'entrata della Sauie (2005) segnata da un lungo periodo di "autogestione" che ha  portato di conseguenza al verificarsi di richieste da parte del personale dipendente di ferie non godute e di straordinari anche di 120 ore mai autorizzate da alcun direttore. Un membro della Commissione parla del "Generatore"....un progetto che "aleggia"  in certe stanze da più di 10 anni..
Il "Generatore" in questione non è altro che un impianto per la produzione di energia da biogas, ottenuta dalla digestione anaerobica di biomasse agricole dedicate e di effluenti di allevamenti, con conseguente conversione in energia elettrica e termica. Potenza massima complessiva di 1 MWe. (Piano di Siluppo della Tenuta Agropatrimoniale “PASSERANO” sita nel Comune di Gallicano nel Lazio -http://burc.regione.campania.it/eBurcWeb/directServlet?DOCUMENT_ID=3791&ATTACH_ID=3791). 
Il Piano di sviluppo dell'Azienda prevede inoltre il recupero dei numerosi fabbricati all'interno  della proprietà e la realizzazione di un impianto fotovoltaico sull'area attualmente occupata dalla Società Aviocaipoli, nei pressi della ex discarica Rsu.."

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D'AMELIO, membro Commissione: "..si parla del generatore da 10 anni, forse è arrivato il momento di attivarsi perchè diventa una risorsa per l'azienda e per la Regione stessa.."

Dal 2002 si comincia quindi a pensare al "generatore" come possibile strumento di valorizzazione del vasto patrimonio di Passerano attraverso la produzione di energia da fonti rinnovabili (1 MWe) vista anche la disponibilità di biomasse in azienda (deiezioni solide e liquide degli allevamenti, residui colturali dei seminativi) con un costo presunto di realizzazione dell'impianto stesso di €. 4.700.000,00 (euro quattromilionisettecentomila/00). 
Anche il Comune di Gallicano nel Lazio ha avvertito l'esigenza di percorrere la strada delle fonti rinnovabili presentando una richiesta di cofinanziamento (€. 800.000,00 dalla Provincia di Roma) per la progettazione (http://www.martinoassociati.it/node/98) e la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, biomasse, con l'obiettivo di effettuarne il recupero energetico da 40.000 t/a o meglio: 
5.000 t/a da Fanghi da trattamento depurativo
10.000 t/a da verde-sfalci e potature
25.000 t/a da Forsu (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano)
per una produzione elettrica stimata in 0.95 MWh.
Quindi, semplificando e ipotizzando di sommare la produzione di energia dell'impianto 1 (Sauie s.r.l) con l'impianto 2 (Gallicano), avremmo un totale di energia prodotta di circa 2 MWh..e questo riutilizzando esclusivamente gli scarti della produzione agricola e i reflui zootecnici...un sogno per Gallicano  e paesi limitrofi!!! 
Infatti è proprio un sogno e...c'è anche l'incubo: Caipoli..
L'incubo di voler realizzare un impianto fotovoltaico, investendo per la sistemazione dei terreni circa €. 18.000,00 (tra loc.tà Selvotta e Caipoli) ma non sapere bene dove localizzarlo..perchè a Caipoli  il terreno "bolle sotto i piedi"..
A riscaldare la terra saranno forse i frequenti rullaggi degli ultraleggeri che decollano e atterrano dall'AvioCaipoli ma anche il riaffiorare, in quelle tristi depressioni chiuse chiamate "Sprofondo Piccolo e "Sprofondo Grande"..(la prima con diametro di circa 130 metri e la seconda di 65  profonda 15-16 m.) dei ricordi sepolti insieme agli eccessi di un consumismo di massa di quei caotici mesi di fine anni '80 inizi '90 che segnarono non solo la storia di Gallicano..
Per valorizzare un patrimonio milionario, come quello dell'Azienda Agricola di Passerano, qualcuno ha pensato bene di cominciare anche con una semplice aviosuperficie.
All'inizio degli anni Duemila comincia però anche la battaglia, a suon di interrogazio­ni, del consigliere regionale Salvatore Ronghi,  interessato alla vicenda "Passerano" e soprattutto al canone provvisorio di 5.000,00 €/anno (38 ettari di terreno) che la socie­tà Aviocaipoli versa alla Regione Campania per la realizzazione di una pista di volo per aerei ultraleggeri..
La storia dell'Aviosuperficie comincia nel 2003 ed esattamente il 28 novembre, data in cui con Delibera di Consiglio Comunale (n.43) viene adottata la variante puntuale al P.R.G. relativa ad un area sita in località Caipoli, per complessivi 20 ha, che viene riclassificata da Zona Agricola E a Zona G aviosuperfici.
In questa zona è prevista la realizzazione di un’aviosuperficie secondo le modalità previste dalla L.R. 10/11/1997 n.41 su di un’area appartenente alla Regione Campania, non gravati da diritti collettivi.
Ma il periodo tormentato per "Caipoli" non finisce certamente sulla pista erbosa dell'aviosuperficie ma invero comincia nell'area limitrofa, interessata da una lottizzazione abusiva cominciata negli anni '70 e stroncata dalla magistratura agli inizi degli anni '80 e continua lungo un tratto di circa 5 Km della nuova strada di collegamento con la Provinciale 51/a. Costo dell'opera per la sistemazione dello svincolo di innesto sulla strada provinciale Maremmana Inferiore, il prolungamento della rete idrica esistente, l'integrazione dell'illuminazione pubblica in prossimità delle abitazioni esistenti e di futura realizzazione, la sistemazione idraulica e rifacimento del pacchetto stradale €. 752.332,60 (euro settecentocinquantaduemilatrecentotrentadue/60). Più o meno 150.466,52 €/Km.
Rileggendo le varie audizioni  tenutesi presso le vari Commissioni Speciali della Regione Campania nessun partecipante ha mai fatto accenno alla situazione dell'Aviosuperficie ed in particolare delle discariche di RSU esistenti. 
Bisognerà attendere il Consiglio Comunale Straordinario Aperto del 28/11/2013 (http://www.magnetofono.it/streaming/gallicano/play.php?flv=CCGL_2459_5764_001_20131123.mp4&q=&C=eJw9jO9Lg1AYhd8*RUYfKoird9hytMAcRqkbzbLtU5i!lZt6f87c*vqu!zA4cB4eDkdAwSRnMtdItEScjt4YJ8VeadagJEHwFI8sfzG3Lq3SbB5mtkNMqO3Qkx7k*YxOiHOS4xs6nrqeiXUFNVQaWuhYn39XNSrgv6xFXRVgQ41Nk5vOOZesN6BguAI1SIXDRBUNtNihhPJMF38KBeDL4RgUd136Uy*jtP8QyXZxSPc0exc6jVfRUV1nvvfsis2OY7tzH9eyfp2vQ7HJonL7dZssM!qHXhQm6hP!Adp0TqU_)
per sentire parlare della "probabile esistenza di una discarica" da parte del rappresentante sindacale MORANDI (Flai Cgil) che riferisce in sede di Consiglio: "..100 ettari di terra (cimitero comprensoriale, ndr) che si vanno ad aggiungere ad altri 38 che noi sappiamo la situazione di Caipoli, cosa è successo e cosa sta accadendo..io ho sentito parlare..non lo so se è vero..di una discarica nel sottosuolo..e allora perchè non ragioniamo nel senso della multifunzionalità??.."
Parole da brivido che in maniera molto spicciola, noi inesperti e ignari, traduciamo così: "c'è una certa situazione a Caipoli..(???)..c'è forse una discarica, e allora perchè non ragionare nel senso della multifunzionalità?..



QUINTA PUNTATA
Riassunto delle puntate precedenti.

"980 ettari di terreno, un castello medievale di inestimabile valore, un Azienda Agricola che fino al 2009 ha accertato perdite di circa 1.000.000,00 di euro, un piano di sviluppo della Tenuta ambizioso attraverso un processo di "riconversione" e nel nome della "multifunzionalità", con in previsione tra l'altro di un impianto di energia da biogas e vari altri progetti in corso di approvazione da parte del Comune di Gallicano nel Lazio tra i quali spicca l'impianto di compostaggio, il Piano Insediamento Produttivo e da ultimo il Cimitero Comprensoriale "Giovanni Paolo II". Questa è in sintesi la storia dell'Azienda Agricola Passerano, gestita dalla SAUIE s.r.l. di Napoli, della quale il giornalista Sergio Rizzo, con il libro "Rapaci", si è occupato con un inchiesta giornalistica relativa all'eredità milionaria del Barone Quintieri. Dopo alcune  audizioni presso le Commissioni Regionali , lo scenario che si prospetta davanti agli occhi di tutti (anche a gli occhi di chi, oggi, attraverso campagne di sensibilizzazione più o meno veritiere e si mostrano altamente interessati al futuro del territorio dell'azienda...) è uno scenario aberrante e mentre un membro della Commissione parla del "Generatore", ovvero un impianto di energia da biogas (un progetto che "aleggia"  in certe stanze da più di 10 anni), arriva come un fulmine a ciel sereno il Progetto del Cimitero Comprensoriale "Giovanni Paolo II" ..su tutti ed indistintamente, incombe ancora lo spettro della Ex discarica di Caipoli, nell'area attualmente occupata dalla Società Aviocaipoli.."

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MORANDI, (Flai Cgil): "..100 ettari di terra che si vanno ad aggiungere ad altri 38 che noi sappiamo la situazione di Caipoli, cosa è successo e cosa sta accadendo..io ho sentito parlare..non lo so se è vero..di una discarica nel sottosuolo..e allora perchè non ragioniamo nel senso della multifunzionalità??.."
Quale sarebbe la "certa situazione a Caipoli? e "cosa è successo?" ma soprattutto "cosa sta accadendo?"
Non occorre poi fare grossi passi indietro nel tempo per avere idea del problema visto che nel 2009 l'ex Segretario della Delegazione Codici Onlus di Gallicano nel Lazio, Gianluca Caratelli, con il suo "Dossier Ambientale" (http://www.youtube.com/watch?v=zuZhfDuomy0) aveva portato alla luce una situazione davvero poco rassicurante per la salute pubblica..(oggi non ci è dato sapere di eventuali indagini delle Autorità).
Dopo questa ed altre iniziative può risultare quindi davvero poco probabile che un rappresentate sindacale dei dipendenti dell'Azienda Agricola Passerano, che ha a cuore il futuro dell'Azienda stessa, possa con facilità dichiarare di aver "sentito parlare..di conoscere una certa situazione" ma di non aver avuto modo di approfondire ed eventualmente far accertare tale situazione alle Autorità preposte al controllo dell'Azienda stessa (almeno così è di nostra conoscenza), tenuto ben presente che nel Piano di Sviluppo della Tenuta, a pag.14, si chiarisce proprio che "Quando saranno recuperati alla gestione delle attività della Tenuta Passerano bisognerà innanzitutto verificare lo stato dei luoghi - si parla di una vecchia discarica presente nel sottosuolo – poi sarà molto opportuno utilizzare i terreni della ex eventuale discarica come luogo in cui impiantare un impianto fotovoltaico".
Tante stranezze. 
Il 14 Gennaio 2009 il quotidiano "Cinque Giorni" si occupa della vicenda delle discariche presenti sul territorio comunale, soprattutto quelle di Via Prenestina e quella di Caipoli, ma come oramai prassi consolidata solo dopo 4 anni, dopo l'interessamento di un Comitato di Cittadini e con l'intervento della trasmissione "Striscia la Notizia"(http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18699viene portata alla luce l'esistenza di quella che l'inviato, Jimmy Ghione, definisce come "..probabilmente una tra le discariche abusive più grosse d'Italia" ovvero quella di Caipoli appunto. 

Questa volta niente scoop, cara Striscia!! Perchè la Discarica di Caipoli per i Gallicanesi non era affatto sconosciuta..anzi..
La messa in onda del servizio di Striscia ha anticipato di un giorno il sopralluogo del personale del Corpo Forestale dello Stato che (leggendo sulle pagine di un blog locale) "hanno fatto i rilievi fotografici ed hanno interrogato testimoni e personale dell'Azienda Agricola che "ospita" la discarica in questione". 
Ci chiediamo onestamente: qual'è oggi il vero senso di interrogare testimoni sulla vicenda? 
Forse in questo movimentato fine 2013, anche la Sauie s.r.l. si è resa finalmente conto del problema, autorizzando di fatto l'accesso sui terreni alla "troupe televisiva" con il mezzo meccanico per far seguire pubblicamente l'esecuzione dei saggi nel terreno???? (4.787.000 spettatori, ndr).
Qualcuno di loro forse, e puramente per caso ovvio, durante i lavori di realizzazione della Strada di Via Caipoli si è mai accorto dell'esistenza di questa discarica? Chi ha eseguito il rilievo del terreno e poi tracciato concretamente il percorso della nuova strada si è mai posto il problema che forse la sede stradale potesse lambire o addirittura attraversare proprio questa "grande bomba ecologica?".
Noi non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai..
Sappiamo solamente che Caipoli è bellissimo. 
E' bello perchè possiamo ammirare uno splendido tramonto sulla Città Eterna, mentre scompare lentamente avvolta nel crepuscolo ed assume colori cangianti ed incomparabili..
E' bello perchè possiamo sentire il rumore di quella natura che al tramonto si addormenta e di quella che invece si risveglia..
E' bello perchè per ogni tramonto c'è sempre un giorno che sorge..
E' bello perchè se ci fermiamo e ci sdraiamo sui prati e poggiamo l'orecchio sull'erba fresca riusciamo forse a sentire echeggiare la vocina degli agenti del CFS mentre timidi e sommessi si chiedono "..cosa è successo e cosa sta accadendo..??


SESTA PUNTATA

La storia della Tenuta di Passerano è assai complessa, molto affascinante, a volte anche monotona e quindi per non tediarvi troppo facciamo un piccolissimo passo indietro nel tempo: al 6 febbraio 2009.
Salvatore Ronghi (Mpa) sembra dimostrare molto interesse sulle sorti dell'enorme patrimonio immobiliare ex Colosimo (eredità Quintieri) tanto che, con un interrogazione al Presidente della Giunta Regionale della Campania, chiede di conoscere se risponde al vero la notizia della morte di oltre 100 capi di bestiame, "senza che ciò sia stato posto in rilievo", e se l'AIMA (Azienda di Stato per gli Interventi nel Mercato Agricolo) "abbia richiesto la restituzione di un finanziamento illegittimo richiesto ed ottenuto dall'Azienda".
Certamente l'elevato numero di bovini che hanno preso la strada a "miglior vita" risulta alquanto incredibile se confrontato con i dati che ci vengono forniti durante le varie audizioni in Commissione (1° e 2° Puntata). Infatti si parla di n° 600 capi nel 2010 e di n° 350 capi nel 2012....ne vengono a "mancare" quindi, nell'arco di due anni, circa 250..quasi come una vera e propria epidemia...
Ma la crisi dell'Azienda Agricola Passerano risulterebbe solo "apparente", come riporta l'articolo pubblicato sul quotidiano "Cinque Giorni" del 23 aprile 2009, riprendendo l'intervista rilasciata dall'ex sindaco di Gallicano nel Lazio, Danilo Sordi, che in maniera chiara parla di "una difficoltà esclusivamente economica..e la presunta moria dei cento bovini una emerita falsità" stante "una decina di ordinanze per la moria dei bovini". 
L'ex Sindaco ricorda inoltre l'interessante proposta di un protocollo d'intesa tra il Comune e la Regione Campania per utilizzare alcuni spazi dismessi della proprietà Passerano e provare a risollevare quindi l'Azienda da queste grandi difficoltà.

Le interrogazioni del consigliere Ronghi sembrerebbero rimanere inascoltate fino a quando l'ennesimo Assessore al Demanio, Oberdan Forlenza,  non si interessa personalmente della vicenda e "scopre" un aviosuperficie sui terreni della Tenuta....
Forse l'appello dell'ex Sindaco di Gallicano, che fino ad allora era rimasto inascoltato, nel Settembre 2009, riesce a far breccia invece nella sensibilità del nuovo Assessore e di tutta la Giunta Bassolino che, attraverso un piano di ristrutturazione generale dell'azienda agricola Passerano (un piano triennale di circa 14.000.000,00 €.), intende rivalutare l'intera Tenuta partendo proprio dall'allevamento e dalla vendita delle carni per passare al commercio dei prodotti agricoli (soprattutto olio e vino) ed arrivare alla produzione "in house" di energia "rinnovabile" ovvero la realizzazione di un impianto a biomasse da 1 Mgw. (da "Cinque Giorni" del 14/11/2009).
Nonostante queste nuove opportunità di crescita e sviluppo l'Azienda stenta a ripartire..


NELLA PROSSIMA PUNTATA FAREMO UN PASSO INDIETRO NEL TEMPO PER RITROVARCI ANCORA A "PASSERANO" NEL 1979, QUANDO....


SETTIMA PUNTATA


2014. Il servizio di Striscia la Notizia sulla discarica abusiva di Caipoli oltre a non sorprenderci ha rappresentato solo ed esclusivamente un reportage di ridottissima intensità emotiva su un problema che invero è stato discusso negli anni e sul quale, nelle numerose passate consultazioni l'intera popolazione ha ampiamente espresso, secondo "coscienza" le proprie indicazioni di governo. 
Nella sesta puntata ci siamo lasciati con l'esigenza imprescindibile di fare un salto a ritroso nel tempo e precisamente nel 1979 quando, per farla breve e soprattutto semplice,  46 braccianti si riuniscono nella "Cooperativa Agricola di Conduzione Passerano" per tentare di raggiungere l'assegnazione forzosa di 980 ettari di terreno, incolti ed improduttivi.
Importante è ricordare che ci troviamo negli anni forse di maggiore "frizione" politico-istituzionale tra Democristiani e Comunisti.
I lavoratori costituitesi in cooperativa hanno le idee chiare: recuperare, coltivare e quindi produrre ricchezza dai quasi mille ettari di terreno lasciati abbandonati.
La strada non è per niente semplice perchè ad aumentare l'attrito tra i braccianti e la Regione Campania, intervengono il Patronato Regina Margherita pro-ciechi- Istituto Paolo Colosimo (a cui i  beni ex Quintieri erano stati destinati) ed il Comune di Gallicano nel Lazio, quest'ultimo sembra non apprezzare per nulla l'autonoma iniziativa dei braccianti paesani che trovano, invero, un fedele sostenitore della loro lotta proprio nella Regione Lazio (amministrata in quegli anni da una giunta di sinistra) attraverso l'Ersal (Ente Regionale Sviluppo Agricolo), che studia un piano di sviluppo dell'azienda Agricola per un primo stanziamento di circa 5.000.000.000 di lire (cinque miliardi) e con un aumento degli occupati fino a 102 lavoratori.
Di tutto questo grande rumoreggiare rimase il nulla. Anzi, no. Perchè a dare manforte alla causa "proletaria" scese in campo anche la magistratura che, a seguito di una dettagliatissima denuncia della Federbraccianti, dispose il sequestro dell'intera Azienda agricola nominando custode giudiziario proprio lo stesso Ersal
L'Ersal in seguito entrerà a far parte della Cooperativa come anche il Comune di Gallicano nel Lazio.
Il risultato raggiunto con il sequestro della Tenuta ed il successivo "affido" all'Ersal fece enorme clamore tra i lavorati della Cooperativa Passerano ma soprattutto negli uffici di via della Pisana, tanto che in alcuni ritagli di cronaca non si bada assolutamente a convenevoli di sorta ribadendo a caratteri quasi cubitali che "..questa storia alla fine ha anche un altro segno. La regione non sta dalla parte dei lavoratori solo a parole. Ci sta davvero, con tutto il suo peso. Coi fatti, coi programmi, coi progetti, coi soldi..sono diverse-rispetto alla Campania, ma anche a tante altre Regioni amministrate dalla DC- le forze che la governano.." ed inoltre aggiungono "Le sinistre devono continuare a governare la Pisana. La vicenda di Passerano ci dice soprattutto questo".
Il biennio di "custodia" si concluse poi nel 1983, con il ripristino della situazione originaria e cioè in sostanza con il ritorno dei beni della Tenuta di Passerano alla gestione diretta della Regione Campania con un comprensibile disorientamento dei lavoratori della Cooperativa ed il prevedibile fermento di chi in quel biennio ha visto investire ingenti somme di denaro pubblico per ammodernamenti ed acquisti che in realtà sarebbero serviti a poco o forse a nulla.
Da quei primi anni '80 la situazione della Tenuta non è affatto mutata rispetto a come si presenta oggi, almeno per quanto riguarda il debito accertato (tenuto presente il tasso di cambio con l'euro): 143 milioni di lire nel 1980 - 1 milione di euro nel 2012.   

NELLA PROSSIMA PUNTATA CONOSCEREMO MEGLIO DA VICINO I PROTAGONISTI E SOPRATTUTTO I LUOGHI DI QUESTA ENTUSIASMANTE E COINVOLGENTE STORIA...


OTTAVA PUNTATA


"Cooperativa Agricola di Conduzione Passerano". 1979
Quarantasei braccianti si riuniscono in Cooperativa con le idee molto chiare: recuperare, coltivare e quindi produrre ricchezza dai quasi mille ettari di terreno lasciati abbandonati. Abbandonati..
A Corcolle, a pochi chilometri di distanza, il 28 maggio dello stesso anno tre cooperative di giovani avevano preso "possesso" delle terre, di proprietà dell'Azienda De Amicis, anch'esse abbandonate, in attesa della decisione del Prefetto (su proposta della Regione Lazio) in merito all'assegnazione definitiva in loro favore. Una grande manifestazione che vide la partecipazione anche dell'ex assessore regionale Agostino Bagnato e del vice-presidente della commissione agricoltura Esterino Montino.
Sulle terre di Passerano (secondo i resoconti e le testimonianze sin d'ora raccolte) oltre all'abbandono, le terre (incolte) fungevano però anche da "ricettori" di rifiuti. La Discarica di Caipoli (datata 1961) ne è un chiaro esempio.  
Come abbiamo potuto chiarire nelle puntate precedenti, la storia tormentata per l'assegnazione delle terre in favore della "Cooperativa Agricola di Conduzione Passerano" passa anche attraverso l'ex ERSAL , l'Ente Regionale per lo Sviluppo dell'Agricolo nel Lazio (ora ARSIAL), con un Piano di Rilancio per l'intera Regione di circa 48 miliardi in due anni, per arrivare alla Pretura di Palestrina e giungere poi ancora nell'aula consigliare del Comunale di Gallicano, precisamente martedi 3 luglio 1984, quando i braccianti scioperarono ed occuparono la sede comunale per protestare contro il "mancato rilancio produttivo dell'azienda" da parte della Regione Campania.
Il Piano di sviluppo dell'azienda Agricola Passerano fu stimato in circa 5 miliardi di lire con un aumento previsto degli occupati fino a 102 lavoratori.
L'Ersal, lo ricordiamo, nel maggio del 1980, dopo il sequestro dell'Azienda Agricola disposto dalla Pretura di Palestrina (a seguito di una denuncia dettagliatissima della Federbraccianti) entrò a far parte, poco tempo dopo, della Cooperativa come anche il Comune di Gallicano nel Lazio.
La notizia del sequestro della Tenuta ed il successivo "affido" all'Ersal provocò non solo tra i soci della Cooperativa Passerano ma anche negli ambienti della Pisana un vero e proprio "risveglio dell'orgoglio politico", tanto che in alcuni ritagli di cronaca non si bada assolutamente a convenevoli di sorta ribadendo a caratteri quasi cubitali che "..questa storia alla fine ha anche un altro segno. La regione non sta dalla parte dei lavoratori solo a parole. Ci sta davvero, con tutto il suo peso. Coi fatti, coi programmi, coi progetti, coi soldi..sono diverse-rispetto alla Campania, ma anche a tante altre Regioni amministrate dalla DC- le forze che la governano.." ed inoltre aggiungono "Le sinistre devono continuare a governare la Pisana. La vicenda di Passerano ci dice soprattutto questo".
L'azienda "Passerano" infatti, concluso il biennio ERSAL (1983), piombò di nuovo nella crisi più profonda, con un comprensibile disorientamento da parte dei lavoratori della Cooperativa ed il prevedibile fermento di chi in quel biennio ha investito somme per ammodernamenti ed acquisti che in realtà servirono a poco o forse a nulla. 
Il debito accertato nel 1980 (tenuto presente il tasso di cambio con l'euro) era di circa  143 milioni di lire.
Nel 2012 quasi 1 milione di euro.
Ma allora, come venivano gestite queste terre? Non lo sappiamo, o meglio, possiamo solo che far riferimento a ciò che viene più volte ripetuto, soprattutto in questi ultimi giorni, in merito alle potenzialità di sviluppo dell'Azienda e del possibile utilizzo delle terre per fini urbanistici ed industriali.
Quello che ci sorprende è invero la facilità con la quale si è voluto riportare alla luce, oggi, un problema storico legato allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che, lo ribadiamo, ha interessato l'intero territorio di Gallicano ma in particolare proprio alcune aree di proprietà dell'Azienda Passerano. E non solo.
Era il 6 ottobre 1973 quando a Castel Verde, distante circa 10 km da Passerano, un nutrito gruppo di cittadini delle borgate di Lunghezza, Corcolle, S.Eligio e Giardini di Corcolle, si ritrovarono davanti ai cancelli dello stabilimento della Sorain Cecchini per manifestare al loro contrarietà circa lo spandimento incontrollato di tonnellate di immondizia (tritovagliata) nei terreni circostanti. Una situazione igienico-sanitaria davvero allarmante.
Negli stessi anni, o forse anche qualche anno prima, nei terreni delle campagne di Gallicano (secondo testimonianze dell'epoca) si organizzavano (e questo sotto la supervisione di personaggi a noi purtroppo sconosciuti) veri e propri "viaggi organizzati" per il trasporto, lo scarico  e lo spandimento di quintali e quintali del "fantomatico ammendante".
I piccoli frammenti di vetro che tutt'ora in alcune particolari zone del territorio brillano sotto la luce del solo ne sono triste e silenziosa  testimonianza.
Fonti da noi ritenute attendibili hanno spiegato che in quegli anni, soprattutto intorno al 1977, la sola città di Roma riversava negli inceneritori circa 2000 tonnellate di rifiuti al giorno. La Regione Lazio quindi adottò un piano di riutilizzo dei rifiuti che consisteva, in breve, in una "accurata selezione per estrarre tutto ciò che può essere recuperato, eliminando, nello stesso tempo, una delle principali cause di inquinamento. Tra l'altro uno dei prodotti finali del processo di trattamento è un fertilizzante ormai largamente sperimentato in agricoltura: il <compost>. Con gli scarichi accumulati in un anno nel Lazio si potrebbero concimare circa 90 mila ettari di terreno"...e magari si potevano concimare allora anche una parte dei 980 ettari di Passerano...
Ma chi gestiva la raccolta ed il trasposto dei rifiuti di Roma in quegli anni? e la posizione della Cooperativa Agricola di Conduzione Passerano in merito ai rifiuti, ma soprattutto, della discarica?
Noi per il momento rimaniamo in attesa di conoscere l'esito delle analisi effettuate dal Corpo Forestale dello Stato in merito alla Discarica di Caipoli. Invitiamo però chi leggerà queste nostre righe, e vorrà chiedere maggiori informazioni, di rivolgersi direttamente coloro che lavorarono nell'Azienda Agricola Passerano, e oggi si battono strenuamente per la difesa del territorio, con la speranza che la "consapevolezza" possa predominare su qualche altra forma di amnesia abbastanza circoscritta... 



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